“La prima volta che sono andato dallo psicologo avevo circa 9 anni.
Sono siciliano, ho 32 anni, vivo a Modena con i miei genitori da 11 anni. Ho cominciato ad usare sostanze quando ero ancora in Sicilia. Inizialmente consumavo soprattutto cannabinoidi poi, alcuni miei amici, mi hanno iniziato all’eroina, prima qualche riga, presto il primo buco. << le prime volte vomitavo sempre, diventavo bianco e mi addormentavo, […]
Sono oggi la moglie di Nicola e la mamma dei suoi due bambini. Ma nell’anno 2001, quando tutto è cominciato, ero solo il suo avvocato.
il primo buco lo raccontava come il più bello della sua vita e dopo pochi mesi da quella prima volta nel paese era già considerato un drogato.
C’era una volta un bambino cresciuto in un piccolo paesino sul mare, cresceva spensierato dove l’unico pensiero era divertirsi e stare con gli amici, però purtroppo non vedeva quasi mai i genitori, perché essendo una famiglia abbastanza povera i suoi facevano due o tre lavori e perciò non c’erano mai li vedeva solo la sera […]
C’era una volta un piccolo bambino in cui i suoi genitori l’hanno chiamato Michele. I suoi genitori essendo che é l’unico figlio maschio avevano fatto tanti progetti su di lui fino all’età di 15 anni erano fieri di questo bambino perché dava parecchie soddisfazioni a se stesso ai suoi familiari e a un certo punto […]
Certo che il tempus fugit eh? A volte. A volte invece sembra immobile. Come stare rinchiusi dentro a un sacco senza poter uscire e c’è qualcuno che da fuori continua a ripeterti che col tempo andrà meglio. Solo che il tempo invece sembra non passare mai e se ne sta lì a ridere di te […]
Io appartengo ad un’altra generazione … noi eravamo tutta un’altra storia … te pensa che negli anni ’70 con 5000 lire ti facevi in tre … andavi, sapevi … era anche una cosa di socializzazione, cioè era legato ad un movimento di diversità anche politica … oggi ti giri in torno e la droga non differenzia […]
io sono orfano di padre … a sedici anni. Quando ti succedono cose così cerchi di non pensare … e io quando bevevo mi sono reso conto che lo facevo perché così la gente ti sta dietro, dice “beve, è diverso, si vede che ha bisogno di aiuto”… Se ci pensi della droga si sa […]