Smettere di “farsi”
L’esperienza con le droghe differisce tra i vari individui; alcuni se ne separano dopo pochissime esperienze, altri ne fanno un uso occasionale, altri ancora le utilizzano per periodi limitati della loro esistenza. In un numero esiguo di persone, rispetto a tutti coloro i quali hanno avuto una certa vicinanza con queste, il rapporto con le sostanze sviluppa il quadro tipico e completo della tossicodipendenza. Una rassegna presentata dalla European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction – EMCDDA 2012, riporta, da un lavoro di tipo qualitativo, le interviste raccolte con i consumatori di sostanze in 16 paesi tra il 1993 e il 2012.
I risultati confermano quanto emerso da uno studio unico nel suo genere condotto da Patrick Biernacki dove ha confrontato i tossicodipendenti da eroina, guariti attraverso un trattamento rispetto a quelli che hanno “fatto da soli” ossia coloro che hanno superato la dipendenza senza trattamento. Tra questi la decisionalità a smettere ha un percorso differente.
Patrick Biernacki ha descritto 3 modi principali in cui le persone decidono di smettere di usare droghe.
- Un piccolo numero limita semplicemente il consumo senza una decisione totale di smettere. Queste persone si allontanano dall’uso delle droghe e spostano l’interesse verso altre cose; non sviluppano mai un forte adesione verso il mondo della dipendenza.
- Per altri, l’idea di cessare o ridurre l’uso di droghe si sviluppa razionalmente e viene dichiarata esplicitamente. La necessità di cambiare il comportamento d’uso spesso si verifica dopo una serie di esperienze negative assieme insieme a qualche grave e significativo evento personale; tutto ciò spinge il paziente in uno stato di elevata conflittualità tra continuare a consumare di stupefacenti e altri desideri.
- Un terza categoria coinvolge persone che hanno toccato il fondo e vissuto una crisi esistenziale. La loro decisione di cambiare il comportamento emerge dopo circostanze esistenziali fortemente drammatiche e emotivamente molto pesanti (Biernacki, 1986).
Studi recenti riportano che gli individui di questo gruppo sono spesso emarginati socialmente o soffrono di svantaggiati sociali; i maschi di solito sono più numerosi delle donne (Prinzleve et al., 2004) European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction EMCDDA 2012 Thematic paper – Usersa voices: experiences and perceptions of European drug users on controlling their drug consumption Luxembourg: The Publications Office of the European Union, 2012
Dr. Giuseppe Montefrancesco