Shopping compulsivo
Considerato che tutti i comportamenti, in caso di esagerata espressione, possono sempre condurre a modalità patologiche risulta che le stesse dipendenze comportamentali si rinnovano nel corso del tempo o meglio dire si aggiungono ad altre che magari hanno perso fascino e suggestione.
Questa sorta di alternante ondulazione assomiglia ad una “naturale” attrazione verso il nuovo, nella speranza di ritrovare in quest’ultimo una soddisfazione certa.
E’ un processo quasi sperimentale che ubbidisce comunque al tentativo di riempire vuoti esistenziali o spinte profonde di complesso significato.
Addirittura, secondo mie personali convinzioni, possono anche mancare entrambi i contributi ma è sufficiente che il comportamento – dico qualsiasi tipo di comportamento, anche il più inutile, innocuo o stravagante – acquisti significato di valore, di qualità ovvero nella cultura che l’individuo vive il comportamento in questione sia in grado di magnificare la personalità, dare importanza, identità.
Risulta così difficile definire cosa sia esattamente un disturbo comportamentale.
Complessivamente vanno considerati il gambling (gioco d’azzardo patologico), il gaming disorder (disordine da eccessivo uso di video giochi), lo shopping compulsivo, i disturbi conseguenti all’uso continuo e compulsivo dei socialnetwork , i disturbi del comportamento sessuale compulsivo o dipendenza sessuale ed infine la difficile e spesso patologica relazione che si può avere con il cibo.
Per quanto riguarda i criteri diagnostici utili per definire un quadro diagnostico di shopping compulsivo o avere misura della sua gravità vi riporto quanto segnalato nell’abstract del Journal of Behavourial Addictions., aprile 2021.
Questo tipo di compulsione si caratterizza ( in verità non differisce in sostanza dalle altre se non nell’oggetto che definisce il tipo di dipendenza) come una esperienza persistente e ricorrente di:
(a) impulsi invadenti o irresistibili urgenze o desideri o preoccupazioni per l’acquisto
(b) diminuzione nel controllo sugli acquisti
(c) eccessivo acquisto di articoli (oggetti, cose) senza poi utilizzarli per gli scopi previsti
(d) uso di acquistare articoli (oggetti, cose) per regolarizzare (quietare, controllare, ridurre) gli stati interiori
(e) conseguenze negative e deterioramento in aree importanti del funzionamento a causa degli acquisti
(f) sintomi emotivi e cognitivi negativi alla eventuale cessazione di acquisti eccessivi (sintomi negativi in stato di astinenza)
(g) il mantenimento, la persistenza, o l’escalation di comportamenti di acquisto nonostante le conseguenze negative.
Infine perché non tenere in giusto conto la differenza di genere ?
A vostro giudizio ad essere più inclini al fascino dell’acquisto sono le donne o gli uomini ?
g.montefrancesco
Fonti
Astrid Müller 1, et al., Proposed diagnostic criteria for compulsive buying-shopping disorder: A Delphi expert consensus study, J Beh Add., DOI: 10.1556/2006.2021.00013
Addictive Behaviors 118 (2021) 106885, Editorial, Affective and cognitive processes involved in behavioral addictions.