News

dott. Giuseppe Montefrancesco

Responsabile del sito
Dott. Giuseppe Montefrancesco

[ VAI a tutte le NEWS ]

Il poliabuso. Niente è più abbastanza.

I comportamenti d’uso nei riguardi delle droghe o nei riguardi di sostanze con effetto psicoattivo si sono modificati nel corso degli anni.
Attualmente gli individui consumano di tutto, tutto assieme e niente è più sufficiente. Niente basta più. Utilizzano le sostanze in forma di abbuffate sociali. Come il cibo.
Il consumo è come costretto dalla legge del gruppo e una sola droga non basta più.
I problemi allora non sono le sostanze, come sempre, sono le persone spinte ad esagerare, a “spettacolarizzarsi” per ottenere l’accettazione sociale.

Prima il consumatore pareva  “affezionarsi” ad una certa sostanza e veniva “classificato” proprio in rapporto a questa malsana dedizione.
Quindi c’erano gli eroinomani, i cocainomani, gli sballati delle discoteche con l’ecstasy, i naturisti con l’erba (cannabis). La divisione non era rigida ovviamente e gli sconfinamenti non infrequenti.
Devo aggiungere che più spesso gli eroinomani non gradivano la cannabis perché in molti di loro causava uno stato di paranoia. Non ho mai ben compreso la ragione ovvero come la supposta interazione farmacologica favorisse questo effetto.

I termini “poliabuso o poliuso di droghe” descrivono genericamente l’uso di più di una droga o tipo di droga da parte di un individuo sia contemporaneamente (uso simultaneo) sia in sequenza entro un tempo specificato (uso concomitante). Interessa e comprende l’uso sia di droghe illecite che di sostanze legali, come alcol, tabacco, nuove sostanze psicoattive e medicinali (ad es. le benzodiazepine). Il poliuso di droghe può anche verificarsi inconsapevolmente, poiché compresse o polveri vendute sul mercato della droga possono contenere più di una sostanza.