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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cocaina e ossitocina

Circa il 30-60% dei pazienti in terapia di mantenimento con metadone (MMT), per disturbi da oppioidi, usa cocaina.
Rispetto ad altri pazienti in MMT, la cocaina aumenta la gravità del quadro clinico e in tali condizioni si registra una maggiore frequenza di ricadute e di decessi.
(Le percentuali riportate sono da dati americani. Non posso dire che sia altrettanto in Italia. Comunque per mia esperienza clinica sarei più d’accordo con una frequenza del 30%. ndr)
Studi in animali hanno suggerito che l’ossitocina***il cosiddetto ormone dell’amore per il suo effetto di facilitare la elaborazione delle emozioni – potrebbe essere doppiamente utile per questi pazienti, potendo ridurre sia gli effetti della dipendenza da oppioidi che quelli da cocaina.
I ricercatori del National Institute on Drug Abuse (NIDA) hanno sviluppato un protocollo per il trattamento con ossitocina, aggiuntivo a quello ordinario, ed uno studio pilota ha indicato che tale utilizzo è praticabile e sicuro per i pazienti in terapia con metadone a mantenimento. Lo studio ha interessato 23 pazienti volontari, in trattamento con metadone, che facevano uso di crack. La somministrazione di ossitocina o placebo, per spray nasale, avveniva in due momenti della giornata: – la prima dose al mattino, al momento della quotidiana vista al Servizio e veniva praticata dal personale; – la seconda dose veniva affidata per l’auto-somministrazione nel pomeriggio. Tutti i pazienti in MMT, tranne uno, hanno completato il protocollo di 2 settimane, suggerendo che prevedibilmente tale proposta terapeutica verrebbe accettata senza molte difficoltà. E’ noto che l’ossitocina riduce la tolleranza agli oppioidi e ciò ha portato a preoccupazioni sul fatto che l’esposizione dei pazienti MMT all’ormone poteva metterli a rischio di potenziali effetti respiratori negativi o ad altri effetti collaterali del metadone. Lo studio ha dissipato invece queste preoccupazioni. I ricercatori non hanno osservato, nè i pazienti hanno riferito, alcun effetto indesiderato dovuto al trattamento. Sebbene lo studio sia troppo piccolo per determinare se l’ossitocina è certamente efficace per questa popolazione di pazienti, i risultati sono stati promettenti e giustificano approfondimenti ulteriori e più ampi.
g. montefrancesco
Fonte – NIDA National Institute on Drug Abuse Science Highlight, January 09, 2018 – Stauffer, C.S. et al. A two-week pilot study of intranasal oxytocin for cocaine-dependent individuals receiving methadone maintenance treatment for opioid use disorder. Addiction Research & Theory.

______ Oxytocin (OT) is a hypothalamo-pituitary neuropeptide well known for its role in social cognition and behavior . Endogenous OT levels are lower in cocaine using individuals , and lower OT levels in patients receiving MMT are correlated with greater novelty seeking, which is a predictor of addiction-related behavior. OT administration has demonstrated myriad anti-addiction effects in animal models of substance dependence. For example, OT dose-dependently attenuates opioid and cocaine tolerance and opioid withdrawal reactions. This is important because tolerance and withdrawal are key drivers of physiological drug dependence. Behaviorally, OT administration reduces stress-induced opioid seeking, cue-induced cocaine seeking, cocaine-induced stereotyped behavior, and opioid and cocaine self-administration in rodents. Thus, OT functions at multiple levels to diminish the effects of both opioids and psychostimulants and, ultimately, reduce their consumption, making it a prime candidate for the treatment of co-occurring OUD and CUD.

L’ossitocina
è un ormone neuropeptidico ipotalamo-ipofisario ben noto per il suo ruolo nel comportamento sociale e nell’acquisizione cognitiva di questo. I livelli endogeni di OT sono più bassi negli individui che usano cocaina così come in quelli in trattamento metadonico e questo si correla ad una maggiore ricerca di novità, a sua volta predittrice di un comportamento di dipendenza . In modelli animali la somministrazione di ossitocina ha mostrato di possedere svariati effetti anti-dipendenza. Ad esempio, l’ossitocina attenua in modo dose-dipendente la tolleranza agli oppioidi e alla cocaina e le reazioni da astinenza da oppiacei. Questo è importante perchè la tolleranza e lo stato di astinenza sono fattori chiave per l’instaurarsi della dipendenza fisiologica (o fisica).
Dal punto di vista comportamentale, la somministrazione di ossitocina:
riduce la ricerca di oppioidi indotta dallo stress
– riduce la ricerca di cocaina indotta da stimoli
– riduce, nei roditori, il comportamento stereotipato indotto dalla cocaina
– riduce l’auto-somministrazione di oppioidi e cocaina.

Pertanto, questo ormone funziona a più livelli nel diminuire gli effetti degli oppioidi e degli psicostimolanti e, in definitiva, riduce il loro consumo, rendendolo un candidato privilegiato per il trattamento di stati dipendenza da oppiacei e da cocaina co-presenti.
da Stauffer et al. page 2, Addiction Research & Theory.