Oppiacei, cannabinoidi e dolore cronico
L’importanza della mortalità per overdose da oppioidi (utilizzati a fini analgesici) continua ad essere un serio problema negli Stati Uniti ed è dovuta sostanzialmente agli incrementi nella prescrizione di questi farmaci nel dolore cronico. Questa sindrome è d’altra parte una della maggiori indicazioni per la cannabis medica e le leggi che ne stabiliscono e consentono l’uso potrebbero cambiare la mortalità per overdose da analgesici oppioidi. A questo proposito è stato condotto uno studio, pubblicato su JAMA nell’agosto di questo anno, obiettivo del quale è stato quello di osservare quanto accade in presenza di leggi sulla cannabis medica statale e la mortalità da overdose di oppioidi analgesici.
Negli Stati uniti 3 Stati – California, Oregon e Washington- hanno leggi sulla cannabis medica prima del 1999, mentre altri 10 -Alaska, Colorado, Hawaii, Maine, Michigan, Montana, Nevada, New Mexico, Rhode Island e Vermont- hanno emanato leggi sulla cannabis medica tra il 1999 e il 2010; lo studio includeva comunque tutti i 50 stati. I risultati hanno mostrato che negli Stati con leggi sulla cannabis medica si osservava un tasso medio annuo di overdose da oppiacei inferiore del 24,8% (95% CI, -37,5% al -9,5%, P = .003) rispetto agli stati che non avevano ancora adottato leggi sull’utilizzo terapeutico della cannabis.
Quindi laddove la cannabis viene utilizzata a fini “medici” questo si associa ad una frequenza di mortalità per overdose da oppiacei significativamente più bassa.
Va infine considerato il fatto che i cannabinoidi migliorano l’effetto analgesico degli oppioidi e che la loro utilizzazione, in associazione, può ridurne notevolmente la dose di questi ultimi.
Comunque in prospettiva va considerata la presenza di eventuali sintomi per l’attività psicotropa di entrambi i composti.
montefrancesco
Fonte M. A.A Bachhuber et al., Medical Cannabis Laws and Opioid Analgesic Overdose Mortality in the United States, 1999-2010, JAMA Intern Med. Published online August 25, 2014. doi:10.1001/jamainternmed.2014.4005.