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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cosa è accaduto con il Nuovo Codice della Strada?

In breve

‘’L’articolo 187 del nuovo Codice della strada punisce penalmente il consumo personale di droghe.
In maniera surrettizia reintroduce la norma della legge abrogata dal referendum radicale del 1993.
In maniera discriminatoria vengono colpite solo alcune sostanze (illegali), ma non altre (legali).
In particolare la cannabis, la sostanza proibita più diffusa in Italia con 6 milioni di consumatori: una criminalizzazione di massa che ricadrà sul sistema penale (e carcerario).
Quindi, basta risultare positivi e non varrà più essere effettivamente in uno stato di alterazione al momento della guida, come previsto dalla precedente normativa.

Tra l’altro, è noto che i metaboliti delle droghe possono essere rilevati nei liquidi biologici anche giorni dopo l’assunzione, quando oramai gli effetti psicoattivi sono svaniti; nei capelli anche dopo molti mesi. In sostanza viene sostituito il concetto di stato di alterazione con la semplice positività a un test salivare.
Con alcune differenze importanti:
per l’alcol bisognerà continuare a dimostrare il superamento di una soglia che prefigura lo stato di ebbrezza;
per le altre sostanze basterà la semplice positività ai test salivari che peraltro hanno soglie di rilevabilità non uniforme perché carabinieri e polizia usano test diversi e valori di concentrazione,
ad es. del THC differenti.
I Carabinieri usano il DrugWipe 5S: il THC viene rilevato a concentrazioni uguali o superiori a 10 ng/ml.
La Polizia usa il SoToxa: il THC viene rilevato a concentrazioni uguali o superiori a 25 ng/ml.
Con il test salivare è possibile in ogni caso scoprire la presenza di molte altre sostanze d’abuso, dalle amfetamine agli oppiacei, dalla cocaina all’ecstasy (MDMA).

Schema concentrazioni alcol e sanzioni
LIMITE LEGALE DEL TASSO ALCOLEMICO PER LA GUIDA: O,5 GRAMMI per LITRO
Concentrazione di alcol nel sangue e sanzioni:
tasso superiore a                             
0,5 g/l                                 0,8 g/l                          1,5 g/l
SANZIONI
multa                                                euro 543 – 2.170                     euro 800 – 3.200                1.500 – 6.000
arresto                                                no                                          fino a 6 mesi                        6 – 12 mesi
sospensione patente                      3 – 6 mesi                               6 – 12  mesi                           1 – 2 anni
decurtazione punti                        -10                                          -10                                            -10
Confisca veicolo                             no                                            no                                             si

E semplice positività non significa appunto essere in uno stato di alterazione che rappresenta un pericolo alla guida. Significa invece, e semplicemente, risultare positivi ad un test che dimostra la presenza di una sostanza e questo vale specialmente nel caso dei cannabinoidi che con i test salivari sono rilevabili sino a 80 ore dopo l’uso. Quindi chi ha fumato giorni prima di mettersi alla guida rischia comunque di vedersi ritirare la patente.
E ancora, nonostante gli annunci non è stata per ora prevista nessuna deroga per le persone che si curano con la cannabis medica o con i farmaci oppioidi.
Torna la punizione penale dell’uso personale tra l’altro in maniera subdola e discriminatoria perché colpisce solo alcune sostanze quelle illegali ma non altre, cioè quelle legali, come l’alcol.
La nuova normativa colpisce in particolare la cannabis che è la sostanza proibita largamente più diffusa e conta in Italia 6 milioni di consumatori; ciò significa una criminalizzazione di massa che avrà una ricaduta disastrosa sul sistema penale e speriamo non sul sistema carcerario che già versa in pessime condizioni.
Un’altra tappa della “guerra alla droga” (e alla cannabis) su cui il nostro paese insiste contro ogni evidenza.
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Editoriale
Nelle prime due settimane di attuazione del Nuovo Codice della strada i morti sono passati da 67 dell’anno scorso ai 50 di quest’anno; meno 25%, è qualcosa che dovrebbe rendere orgoglioso me e voi, me e voi”
Lo ha detto Matteo Salvini Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti su Instagram lo scorso 30 dicembre. I morti sono diminuiti, le nuove norme funzionano dunque tutto bene.
Poi però i numeri dicono altro, dunque la cosa non è proprio così.
Due settimane sono un po’poche per valutare l’efficacia di una legge ma qualche indicazione si può trarre a patto che si fondi su dati precisi e poiché non è pensabile che il ministro sia in malafede se ne desume che gli siano state fornite delle cifre incomplete.
E’ quanto ha fatto notare l’ufficio studi di Asaps ( Associazione sostenitori amici della polizia stradale) che da oltre trent’anni lavora proprio nel campo della sicurezza stradale e ha accesso a un importante quantità di dati specifici e approfonditi.

I numeri citati dal ministro dei Trasporti si riferiscono solo agli incidenti mortali rilevati dai Carabinieri e dalla Polizia che rappresentano il 34% del totale; il restante 66% è di competenza delle Polizie Municipali che registrano le collisioni all’interno dei centri urbani. Ed è proprio lì che avviene la maggior parte degli incidenti con morti e lesioni. Occorre inoltre distinguere tra le persone che muoiono sul colpo e quelle che muoiono nei giorni immediatamente successivi e anche un tale rilevamento, sottolinea Asaps, è comunque sottostimato perché non considera i decessi che avvengono entro trenta giorni dall’incidente.

Quale è quindi la situazione reale nei 15 giorni successivi all’entrata in vigore del nuovo Codice ?
Dal 14 al 28 dicembre 2024 i morti sono stati 111, più del doppio del numero indicato da Salvini;
nel 2023, nello stesso periodo, erano stati 110. Quindi 1 in meno.
Dunque nessuna riduzione del 25 % e il dato purtroppo, come vedete, è rimasto stabile.
Volendo allargare il periodo preso in esame, dal 14 dicembre al 1° gennaio di quest’anno -2025-, sono morte134  persone mentre nel 2023, nello stesso periodo, i decessi erano stati 131.
Quindi anche in questo caso nessun calo, anzi il numero è aumentato.

L’Italia è lo Stato più motorizzato dell’Unione Europea; su 27 Paesi siamo al 19° posto per tasso di mortalità.
Da 10 anni, i morti sulle strade non diminuiscono in maniera significativa mentre, nella maggior parte dei grandi Paesi europei le vittime sono nettamente inferiori.
Secondo il report sugli incidenti stradali 2023 di ACI e Istat, i principali fattori alla base degli incidenti con conseguenze significative in termini di feriti e di vittime sono:  la distrazione, il mancato rispetto delle precedenze e l’eccesso di velocità.
I tre gruppi costituiscono insieme il oltre il 36% del totale.

Nonostante ciò, su questi aspetti, il nuovo Codice non solo non interviene ma anzi sembra andare in direzione opposta. Su altri aspetti è stato poi scelto un approccio punitivo e repressivo.
E qui veniamo al tema che ci interessa, parlo delle norme che riguardano la guida dopo aver assunto alcolici o sostanze proibite.
Le modifiche introdotte dall’articolo 187 prevedono:
il ritiro immediato della patente, la sospensione da 1 a 2 anni e l’eventuale revoca per 3 anni, cui si aggiungono l’arresto sino a 1 anno e la multa fino a 6000 mila euro per il guidatore che risulti positivo a un test antidroga.
Attenzione, basta risultare essere positivi e non varrà più essere effettivamente in uno stato di alterazione al momento della guida, come previsto dalla precedente normativa.
Mentre per l’alcol bisognerà continuare a dimostrare il superamento di una soglia che prefigura lo stato di ebbrezza, per le altre sostanze basterà la semplice positività ai test salivari che peraltro hanno soglie di rilevabilità non uniforme perché carabinieri e polizia usano test diversi.
Positività non significa di per sé essere in uno stato di alterazione che rappresenta un pericolo alla guida e questo vale specialmente nel caso dei cannabinoidi che con i test salivari sono rilevabili sino a 80 ore dopo l’uso. Quindi chi ha fumato giorni prima di mettersi alla guida rischia comunque di vedersi ritirare la patente. E ancora, nonostante gli annunci non è stata per ora prevista nessuna deroga per le persone che si curano con la cannabis medica o con i farmaci oppioidi.

Secondo il bilancio dell’attività della Polizia Stradale nel 2024 i conducenti controllati sono stati 760.337  con un aumento del 23% rispetto al 2023.
Di questi: 13.310 sono stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica,
1.191 sono stati quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
– 13.310 su 760.337 vuol dire nemmeno l’1,8% del totale.
– 1.191 su 760.337  vuol dire nemmeno l’1,6 per mille del totale.
Dunque di cosa stiamo parlando ?
E’ evidente che l’articolo 187 del nuovo Codice della strada punisce, in quanto tale, il consumo personale di droghe.
In maniera surrettizia viene quindi reintrodotta la norma, la legge sulle droghe abrogata nel 1993
grazie al referendum popolare voluto dei radicali che depenalizzava il consumo personale.
Di questo stiamo parlando.

Torna la punizione penale dell’uso personale tra l’altro in maniera subdola e discriminatoria perché colpisce solo alcune sostanze, quelle illegali ma non altre, cioè quelle legali, come l’alcol.
La nuova normativa colpisce in particolare la cannabis che è la sostanza proibita largamente più diffusa e conta in Italia 6 milioni di consumatori; ciò significa una criminalizzazione di massa che avrà una ricaduta disastrosa sul sistema penale e speriamo non sul sistema carcerario che già versa in pessime condizioni.
Insomma è un’altra tappa della guerra alla droga portata avanti dal governo e da questa maggioranza.
Prima il decreto anti rave, il decreto Caivano ora il Nuovo Codice della strada.
Tra non molto il decreto sicurezza che colpirà l’intero comparto produttivo industriale e commerciale della canapa obbligando a chiudere centinaia di aziende e negozi lasciando senza lavoro migliaia di persone e trattando come droga qualcosa che droga non è.
Che dire, buon anno e buona fortuna a tutti noi.

g.montefrancesco (solo per quello presente in corsivo e lievi correzioni della trascrizione automatica)

La nota antiproibizionista

EDITORIALE | di Roberto Spagnoli – 06 GEN 2025

RADIO – 07:30 Durata: 6 min 30 sec