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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Traumi, stress e uso di droghe

Premessa
Ho scritto spesso che per molti anni ho lavorato nei servizi per le tossicodipendenze (allora i SerT) e la stesura della storia clinica dei pazienti è la prima procedura che si compie nell’accoglienza.
Come per tutte le malattie si cerca, attraverso il racconto del paziente, di capire le circostanze che hanno prodotto o avviato il caso.
Meglio dire quel caso considerato che ognuno ha da raccontare una vicenda propria e particolare.
La singolarità che il paziente espone nel suo racconto, malgrado il fatto che superficialmente tutti i racconti possano apparire simili, riflette la bellezza e la complessità proprio dell’individuo.
E tra l’altro questo pone la necessità di una giusta professionalità; l’operatore deve essere in grado di “lavorare” gli elementi che fanno di ogni vicenda umana una vicenda differente dalle altre.
E spesso non è facile.
Anzi ci vuole del tempo per conquistarsi la fiducia e la confidenza.
E con il tempo il paziente molto spesso confida i possibili traumi, gli abusi o anche le difficoltà socio-ambientali che hanno causato la progressiva costruzione della dipendenza patologica.
Fatto questo breve preambolo, riporto in breve quanto la NIDA (National Institute on Drug Abuse) ha risposto sull’argomento nelle FAQ (Frequently Asked Questions).
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1) Il trauma porta sempre allo sviluppo di un disturbo da uso di sostanze?

Non tutti coloro che subiscono un trauma sviluppano successivamente  una dipendenza.
La genetica, l’ambiente, una storia familiare di dipendenza, la gravità del trauma, le avversità infantili e l’eventuale uso di droghe in passato sono tutti fattori che contribuiscono al rischio che una persona sviluppi un disturbo da uso di sostanze.
Al contrario vi sono fattori protettivi che riducono il rischio di sviluppare una dipendenza da droghe come la caratterialità individuale, l’ottimismo, le influenze ambientali e culturali, le sane relazioni tra familiari e tra pari, così come mirati (e costanti) interventi di prevenzione.

2) Trauma e stress e uso di droghe

Le esperienze traumatiche, violenze di qualsiasi tipo, abusi sessuali, trascuratezza parentale, conflitti familiari, perdita dei genitori o loro separazione, conflitti social, calamità naturali, incidenti automobilistici o altro tipo di incidenti possono essere tutti traumatici e sono spesso associati all’uso successivo di droghe e allo sviluppo di vari disturbi.
I bambini e gli adolescenti che subiscono traumi sono particolarmente suscettibili di sviluppare, più avanti nella vita, tossicomanie.
In molte persone la diagnosi di un disturbo da stress post-traumatico (PTSD) si associa quella di abuso di droghe.
Lo stress è una reazione (emotiva o fisica) ad una sfida o una richiesta che l’individuo percepisce come gravosa ed anche minacciosa; impegni scolastici, lavorativi, problemi finanziari, affettivi, o malattie possono essere situazioni di stress uniche o di breve durata, oppure possono verificarsi ripetutamente per un lungo periodo.
Lo stress occasionale è un normale meccanismo di difesa. Tuttavia, lo stress a lungo termine (chiamato anche stress cronico) può contribuire o peggiorare una serie di problemi di salute.
Allo stress l’organismo risponde con una cascata di eventi proprio in risposta alla minaccia reale o presunta. Si attivano in modo coordinato una serie di sistemi fisiologici che agiscono per difendere la sopravvivenza dell’organismo.
Sia condizioni di stress che i traumi possono contribuire all’espressione di disturbi della salute mentale come depressione, ansia ed anche contribuire all’uso di sostanze e alla progressione verso uno stato di dipendenza patologica
Le esperienze in genere sono elementi che influenzano la struttura e la funzione cerebrale; tutte le circostanze prima descritte possono causare modificazioni cerebrali tali da rendere una persona particolarmente fragile e sensibile persino verso le ordinarie difficoltà della vita.

3) Quale la connessione tra traumi, stress e uso di droghe

Gli studi dimostrano che esperienze traumatiche ed estremamente stressanti rendono una persona più vulnerabile allo sviluppo di un disturbo da uso di sostanze.
Chi ha subito un trauma o ha sperimentato uno stress cronico può usare le droghe come forma di automedicazione per far fronte temporaneamente al disagio che prova o ai sintomi di malattie mentali correlate.
Ciò è particolarmente vero nella prima infanzia; la ricerca dimostra che sperimentare esperienze infantili avverse o altri fattori di stress nella prima infanzia o nell’adolescenza si associa ad una maggiore probabilità di sviluppare più avanti nella vita disturbi da uso di sostanze .
Lo stress grave o cronico influenza i circuiti cerebrali coinvolti nella ricompensa, nella motivazione e nell’apprendimento; lo stress può anche aumentare il desiderio di una persona e allo stesso tempo diminuire la sua capacità di controllare gli impulsi.

Le droghe, tutte le droghe, colpiscono e ”suggestionano” questi stessi processi cerebrali, e soddisfano in modo pieno le esigenze dell’individuo “modificate” dagli stati di stress o dai traumi subiti.

g. montefrancesco; per la premessa e semplici correzioni od interventi nella traduzione di Google.

Fonte
NIDA (National Institute on Drug Abuse) FAQ (Frequently Asked Questions). Trauma and Stress. February 06,2024.