Internet e identità web-mediata
Internet offre molte possibilità circa il 20% degli utenti cambia la propria identità online, in molti camuffano la propria età. Tra questi, un 48% dice di farlo occasionalmente mentre per i restanti rimane una costante. Alcuni cambiano la propria etnia.
L’attrattività di Internet è in parte legata alla sua facile accessibilità, economicità, velocità nella ricerca dei risultati ed interattività. L’interattività permette di costruire una relazione virtuale, in tempo reale, attraverso modalità audio o video come ad esempio fa Facebook, Skype, Twitter, Badoo, Indoona, etc.Un compromesso perfetto per mantenere rapporti a distanza, evitare l’isolamento interiore, sperimentarsi in ambiti nuovi, relazioni improbabili, creare uno spazio al confine tra il reale e il virtuale a misura di ognuno.
Ma quando un individuo ricerca e vive relazioni prevalentemente on-line, quali possono essere le possibili ripercussioni sull’identità personale? Quando il virtuale viene sostituito al reale, generalmente andiamo incontro ad un quadro sintomatologico meglio definibile come: Trance Dissociativa da Videoterminale che nella descrizione nosografica si trova inserito all’interno dei disturbi della coscienza. Con il termine dissociazione si vuole indicare la separazione di una o più parti dei processi mentali solitamente integrati, (es: coscienza, memoria, identità, percezione dell’ambiente), dal resto della coscienza, con la conseguenza che la parte dissociata si comporterà come un’identità mentale indipendente dalla personalità globale, la quale non riuscirà ad esercitare alcun controllo sulla parte scissa. La Trance Dissociativa da Videoterminale, avverrebbe durante o dopo molte ore di collegamento alla Rete, attraverso un’alterazione temporanea dello stato di coscienza o dalla sostituzione del senso abituale di identità personale con un’identità alternativa. Questa condizione potrebbe derivare da una condizione psicopatologica precedente, come ad esempio un fobia sociale.
Dal punto di vista psicodinamico la Trance Dissociativa si evolve in tre stadi psicopatologici principali: la dipendenza, la regressione ed infine la dissociazione. Gli aspetti legati alla dipendenza da internet sono simili alle altre forme di dipendenza (sesso, droghe, gioco d’azzardo), dove assieme a modifiche dell’attività cerebrale riconducibili ad alterazioni del circuito del piacere e della ricompensa, dovute ad alterazione dei livelli di dopamina (la molecola del piacere), si associa l’inderogabile necessità di andare a vedere- come nel caso delle chat e dei social network- , che definisce l’urgenza, la compulsività del comportamento e la grande quantità di tempo impiegata. La regressione implica invece una tendenza ad evocare relazioni immaginarie che compensano relazioni reali insoddisfacenti, cui puA? seguire un ritiro sociale. La dissociazione implica una labilità nei confini del proprio senso di identità personale, ed un distacco ed estraniamento da se stessi fino alla perdita del contatto con la realtà.
Quali sono le motivazioni che portano a tutto questo? La relazione con l’altro, nel web, viene vissuta con maggiore facilità in quanto si ha un maggiore possibilità di controllo sulla relazione stessa. Vivere relazioni virtuali compensa in parte, bisogni non incontrati nelle relazioni primarie. Da uno studio condotto da Schneider e coll., (2007), emerge come i partners intervistati che hanno vissuto entrambe le modalità relazionali (reali e virtuali) sostengano che entrambe siano ugualmente coinvolgenti. Un’ultima, paradossale libertà. La realtà del web, in queste forme, rispecchia un’identità schizofrenica, la trasgressione inserita in una società che non tollera differenze di alcun tipo.
Identità multiple che soddisfano bisogni multipli?
Francesca Targi psicologa
Bibliografia:
– Christopherson, K. M. (2007). The positive and negative implications of anonymity in Internet social interactions: On the Internet, Nobody Knows You are a Dog. Computers in Human Behavior 23 (2007) 3038-3056.
– Zanon et al., (2012). Dissociative Trance and Internet Addiction: study on a sample of web users. Journal of Psychopatology, 8, 210-218.