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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Il Captagon, l’ISIS.

Con il Captagon i miliziani dello Stato Islamico hanno trovato il modo di essere temerari, spesso oltre ogni morale. Si tratta di una potente sostanza prodotta in passato nell’Europa dell’Est e diffusa, attraverso Turchia, Libano e Siria, a tutta la Penisola Araba. Lo scopo iniziale era quello di rendere piA? piacevoli le feste degli Emirati Arabi ma in breve tempo il mercato si è esteso a tutta la popolazione della Penisola Araba (dove oggi è una vera e propria piaga sociale), tanto che è qui che oggi la sostanza viene prodotta. Quasi naturale è stata l’evoluzione politica e militare dell’uso del Captagon: nel 2011 i manifestanti delle primavere arabe confessavano di averlo ricevuto dagli organizzatori per alimentare le manifestazioni di piazza, nel 2013 i carabinieri italiani inviati in Libia ad addestrare i miliziani riscontrarono che di questi circa il 30% era dipendente da questa sostanza, oggi i curdi assicurano di aver trovato questa sostanza nelle tasche dei militanti dell’ISIS uccisi a Kobane.
Appare in forma di compresse di colore solitamente bianco e da un punto di vista farmacologico si tratta di una associazione di amfetamine  e teofillina che forma un profarmaco, cioè, una sostanza di per sè inattiva ma che nell’organismo viene trasformata nel metabolita attivo in grado di dare gli effetti farmacologici ricercati. Sia la teofillina che le amfetamine sono degli stimolanti del sistema nervoso centrale e, perciò, il Captagon è uno stimolante particolarmente potente. Tra i suoi effetti più comuni spiccano l’aumento della frequenza cardiaca, della temperatura corporea, della frequenza respiratoria e della pressione arteriosa; le sue prime assunzioni sono caratteristicamente dominate da una soppressione del senso della fame e del sonno, da un aumento della soglia di sopportazione della fatica e da una diminuita sensibilità al dolore. Devastanti sono invece gli effetti collaterali a lungo termine che il Captagon è in grado di causare: si va dalla letargia alla profonda depressione passando per insonnia, malnutrizione e grave tossicità vascolare con conseguenze ischemiche ed emorragiche. Come anticipato, questa sostanza è frequentemente assunta insieme alla cocaina (anche essa stimolante centrale), che accentua l’attivazione cerebrale e dà maggiore efficienza fisica, e al Viagra che invece sarebbe funzionale a facilitare lo stupro delle donne dei paesi conquistati. Tutto ciò sembra in grado di indurre uno stato di esaltazione mentale che, se stimolato anche da cannabinoidi, fa vivere in quello stato allucinato per cui si può sgozzare una persona ridendo. Molte sono le dinamiche sociali ed economiche da cui scaturisce una guerra, tanto che si tratti di una guerra tra stati, che porta alla morte dei combattenti, quanto che si tratti di una guerra interiore, che porta alla dipendenza dalle sostanze e ad una morte individuale. Descritti come disumani integralisti, estremisti e terroristi, gli uomini dello Stato Islamico sono in realtà solamente gli interpreti contemporanei di quella aberrazione dell’umanità comunemente chiamata guerra.

La loro necessità di assumere sostanze per compiere i terribili atti di cui si sono macchiati testimonia perchè come ancora sopravviva la loro più profonda natura, quella di essere umani. Con essa sopravvive la speranza.

Mattia Bozzelli