Gioco d’azzardo e dopamina.
Un recente lavoro ha mostrato che, in risposta all’assunzione di dopamina (DA) sopravviene una maggiore velocità di apprendimento e conseguentemente un’aumentata probabilità di vincita al gioco d’azzardo. In un’altra ricerca veniva osservato che, in un semplice gioco di scommesse, i partecipanti inventano strategie vincenti a un ritmo più rapido se a loro veniva somministrata dopamina sotto forma di L-DOPA (ripetitivi).
Quando i soggetti vincono una scommessa, a loro sembra di vivere una specie di “elevazione” da DA, ovvero la sensazione di una notevole soddisfazione come forma di ricompensa e questo li aiuta successivamente a ricordarsi di fare la stessa scelta la volta successiva. Se poi il premio è aumentato da una riscossione in denaro, i destinatari della dopamina notavano solo i simboli vincenti ma non i simboli “perdenti”. Questi risultati potrebbero spiegare perchè i pazienti Parkinsoniani trattati con
L-Dopa a volte diventano dipendenti dal gioco; gli alti livelli (o i picchi) di dopamina potrebbero inoltre dare spiegazione dei deliri sperimentati dalle persone affette da schizofrenia. Molti studi hanno dimostrato che la dopamina è coinvolta nella dipendenza. Quando le persone assumono droghe come la cocaina o le amfetamine, sperimentano artificialmente gli stessi aumenti di dopamina che danno loro quella elevata soddisfazione (elevato piacere) di cui hanno poi bisogno. Le stesse circostanze si verificano (simili aumenti delle concentrazioni di dopamina) anche in persone con altri comportamenti di dipendenza come il gioco d’azzardo, il sesso o l’esercizio fisico.
In sostanza, la dopamina è la sostanza biochimica cerebrale che rinforza il comportamento, che induce a ripetere il comportamento considerato il piacevole guadagno che ne deriva. Forse, questo lavoro è un sistema per ridurre al minimo gli errori di previsione (o forse per indurre errori previsionali).
In piA?, come A? nostra esperienza personale, inaspettate ricompense, premi o la stessa sorpresa determinano il rilascio di un quantitativo particolarmente elevato di dopamina e, conseguentemente, un maggiore e più rapido apprendimento e ricordo.
Fonti: Arias-Carrion O. et al., Dopaminergic reward system: a short integrative review, International Archives of Medicine, 2010,3:24. BioMed Central, Open Access