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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Esami tossicologici- Le impronte digitali

Una ricerca pubblicata sulla rivista Analyst ha illustrato un nuovo test tossicologico, non invasivo, in grado di rilevare l’uso di cocaina tramite la semplice impronta digitale.
Per la prima volta, questo nuovo metodo può determinare se la cocaina è stato ingerita (utilizzata), piuttosto che toccata (oltre che toccata).
Un gruppo di ricercatori di varia provenienza (Olanda, Inghilterra) ha esaminato le impronte digitali di pazienti in trattamento, confrontate con test salivari per vedere se i due test correlavano.
Il metodo delle impronte digitale ha lo straordinario vantaggio di non essere invasiva e più igienico del sangue o della saliva e non puù essere falsificato. L’identità del soggetto viene peraltro immediatamente catturata nel dettaglio attraverso le impronte. Si pensa che questa nuova metodologia potrà entrare in uso routinario nei prossimi 10 anni, addirittura come test portatili per le forze dell’ordine. Ovviamente sono necessari spettrometri di massa miniaturizzati e l’industria sta lavorando per questo. I metodi tradizionali hanno dei limiti. L’esame del sangue richiede personale qualificato ed è invasivo mentre l’esame delle urine può presentare problemi di privacy. Con i fluidi corporei ci possono essere rischi biologici e spesso vengono richiesti particolari metodi di stoccaggio e smaltimento.
Con lo stesso tipo di metodica, dalle impronte digitali degli arrestati, è stato possibile capire in quale regione della Bolivia veniva coltivata la cocaina; è risultato, tra l’altro, che era una regione sino allora non considerata. La notizia e apparsa qualche settimana su Economist (ndr).

Montefrancesco

Journal Reference: Melanie Bailey, Robert Bradshaw, Simona Francese, Tara La Roche Salter, Catia Costa, Mahado Ismail, Roger Webb, Ingrid Bosman, Kim Wolff, Marcel de Puit. Rapid Detection of Cocaine, Benzoylecgonine and Methylecgonine in Fingerprints using Surface Mass Spectrometry. The Analyst, 2015; DOI: 10.1039/C5AN00112A