Ho pubblicato nelle news di oggi una notizia relativa ad una ricerca su come ottenere una vita sessuale felice. Evidentemente non devo sforzarmi ad ammettere che l’ambito sessuale interessa tutti o quasi tutti (non so in verità questi ultimi chi siano) e che ugualmente possono esserci problemi intorno. Anzi ve ne sono di più di quanto pensassi e l’occasione di dover costruire un sito sulle questioni del sesso (www.sessoinsostanza.it) mi ha edotto e sorpreso in un campo che pensavo complicato ma non complicatissimo come lo è in realtà. Non vi dico inoltre quanto è difficile ragionare sull’incolmabile diversità nel sesso e nel capire l’amore tra uomini e donne ! In ogni caso, se discutere delle droghe è stato impegnativo, ma per me possibile e con bellissime acrobazie farmacologiche, riuscire ad interessare il web sulle questioni sessuali è difficilissimo se non impossibile. Internet è stracolmo di umori sessuali ed erotici.
Alla fine tutto è sesso; il sesso accompagna ogni manifestazione dell’umano. Il sesso ottimizza le vendite commerciali e trovare forme di vendita staccate dall’appiccicato erotico non è comune. La vendita di un auto di marca in cui il maschio in azione era osservato da una donna di incerta età, affascinate, ma con i capelli bianchi è stata una sorpresa. Però sempre roba mischiata tra i genitali e una macchina. Quindi non si scappa. Ma se non si scappa allora sopravviene l’urgenza di esserci nell’affare e la necessità di partecipare non sono per esigenze amorose, di coppia o fisiologiche, ma soprattutto per dire agli altri che si esiste, che si è presenti. Tutto si trasforma in un maledetto gioco, una gara competitiva a forte pressione psicologica, dove alla fine non si conquista né si acquista la felicità sessuale ma l’oggetto (in questo caso è una felice vita sessuale) che pare confermare e testimoniare la nostra esistenza. L’articolo pubblicato allora (per quanto i risultati avevano fatto vedere) mi sembrava rievocasse una sorta di ginnica palestra dove l’impegno, il lavoro ed una continua attenzione potevano regalarci i frutti del giardino dell’amore.
Secondo quanto dice una mia amica, la sessualità è invece mistero e la maggior parte delle persone non ha una vita sessuale soddisfacente perché difficile abbandonarsi e, soprattutto, aggiungeva che scopare – pur con i benefici effetti prodotti dalla pratica – non è la vita sessuale ovvero la completezza dell’eros. Allora e al contrario, come si può ridurre l’eros ad una pratica, ad un fatto semplice e comprensibile con un valore socialmente apprezzato e visibile. In sostanza se il problema non è la vita sessuale e il suo mistero quale il modo più efficace per avere questo sesso, anche ridotto a semplice materialità, socialmente presentabile come una lavatrice, una macchina o un salotto sempre scontato ? Attualmente si può impastare e avere tutto, magicamente: con internet, la grande farmacologia, le droghe, gli afrodisiaci naturali, gli esperti sessuali, i chirurghi dei genitali e la morale comune. Con questi elementi messi assieme si può esaudire ogni desiderio. Il principale danno di questi potentissimi elementi e soprattutto delle sostanze è che consentono di saltare la relazione che esiste tra le nostre profonde diversità e le scelte che dovrebbero essere individualmente più tagliate a tali diversità. E’ come dire che intermediano le funzioni ma impediscono spesso di pensare al perché e ci rendono, in un certo senso, tutti uguali. Così possiamo escludere le difficoltà dell’intimo abbandono, la conoscenza di sè stessi, l’empatia, la ragione delle scelte, i cambiamenti e le mille ragioni di una vita ragionata.
Forse quest’ultimi ci possono aiutare a scopare meglio.
g. montefrancesco