Si può parlare di dipendenza da gratta e vinci?
Testo integrale della domanda: Da qualche mese mi sono accorta che le spese familiari sono aumentate e purtroppo ho scoperto che mio marito investe molti soldi comprando i “grattini”. Mi devo preoccupare? Si può parlare di dipendenza da gratta e vinci? Quante volte al bar, in tabaccheria o al supermercato vediamo nonni, mamme, giovani che acquistano i cosiddetti “grattini”? Nell’immaginario comune il gratta e vinci non rappresenta un comportamento a rischio al pari del gioco alle slot o alle scommesse online, tuttavia esso è una vera e propria dipendenza da gioco d’azzardo, per altro, sempre più diffusa anche tra i giovanissimi. Nel gratta e vinci il comportamento compulsivo risiede nell’acquistare un numero sempre maggiore di biglietti nella speranza che alla “grattata” sussegua la vittoria. E se non si vince ora? “Sicuramente il grattino successivo sarà quello giusto”, questo è ciò che pensa di solito la persona dipendente. Così come accade per altre forme d’azzardo, il giocatore è fermamente convinto di avere sotto controllo la situazione e di riuscire a smettere ogni volta che lo desidera. Solitamente i soggetti riferiscono di provare un brivido, una scossa positiva nel momento in cui “grattano”; la stessa piacevole sensazione che provano i giocatori di slot al momento in cui abbassano la manopola. Questa spinta, questo brivido permette al comportamento di gioco di consolidarsi. La persona non può farne più a meno ed ha bisogno di investire sempre più energie, tempo e soldi per provare la medesima sensazione. Le consiglio, prima di tutto, di parlare con suo marito delle sue preoccupazioni sia per la salute psicofisica del suo coniuge sia per le conseguenze finanziarie legate a questa forma di dipendenza. Per ricevere maggiori informazioni, supporto e trattamento può rivolgersi alla nostra Unità Operativa dove insieme a personale esperto potrà giovarsi dell’aiuto di cui ha bisogno.