Sessualità: E’ possibile che il tono della voce abbia spinto all’infedeltà?
Uno studio canadese, guidato dalla psicologo O’Connor e condotto presso la McMaster University, afferma che le donne utilizzano il tono della voce dell’uomo per valutare la capacità potenziale dello stesso di tradire.
Questa associazione può essere compresa all’interno di un ottica evoluzionistica; infatti un timbro di voce basso appare legato ad elevati livelli di testosterone che indurrebbero l’uomo ad avere un più alto numero di relazioni sentimentali e di seguito ad occuparsi di meno della prole. Per giungere a queste conclusioni, la ricerca ha chiesto ad un campione, composto da 87 donne, giudizio “uditivo-emozionale” rispetto ad alcune registrazioni di voci, con un timbro più alto o più basso elaborati elettronicamente.
Le donne, nella ricerca, preferivano uomini con un tono di voce basso quando erano propense a concedersi a rapporti amorosi occasionali, mentre, uomini con un tono di voce più alto, erano privilegiati da donne che volevano avere una relazione sentimentale più duratura.
Un tono di voce basso, viene pertanto percepito dalle donne come un indice di infedeltà in una relazione stabile ovvero di lungo periodo.
Quindi cos’è che attrae? La bellezza? Al di là delle preferenze e dei gusti personali sembrano esistere dei “parametri evoluzionistici” che spingono a scegliere certe caratteristiche fisiche piuttosto che altre al di là dei gusti personali.
Allora è vincente chi illude di generare una prole fertile! Questo spiega l’importanza delle cure parentali che sono la base della vita. Lo step di partenza è comunque lo stesso: la scelta del partner giusto!
Ma forse non basta solo la voce…
Unità Operativa
Bibliografia
O’Connor et al., (2014). Perceptions of infedelty risk predict women’s preferences for low male voice pitch in short-term over long-term relationship contexts. Personality and Individual Differences, 56, 73-77.