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dott. Giuseppe Montefrancesco

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La ragazza di mio figlio di 16 anni, si fa di MDMA (ecstasy)

La ragazza di mio figlio di 16 anni, si fa di MDMA (ecstasy), lui mi ha assicurato che non prende quella “merda”. E ne sono certa, è vero, so quando mio figlio mente.  E se invece, poi un giorno lo fa perché è lei che glielo chiederà, e sappiamo come sono questi ragazzi, l’amore poi..è sopra ogni cosa! Mio figlio sarà in grado di dirle sempre di NO? ____________ No, non sappiamo né possiamo dirlo. L’uso di droghe molto spesso è condizionato da molte ragioni e non ultime dalle circostanze. Suo figlio potrà dire no all’ecstasy (MDMA) mille volte poi una volta, se le circostanze lo “spingono” a sufficienza, può assumere la sostanza. L’atto decisionale è complesso ed è formato da tanti elementi e quando le decisioni avvengono o riguardano contesti fortemente emotivi lo sono ancora di più perché è difficile operare strategie di fronte alla spinta emozionale. E’ chiaro che se è presente nell’individuo un patrimonio conoscitivo ed anche una “personalità” cui appellarsi nei momenti di fragilità questo può meglio indirizzare le scelte, altrimenti spesso tutto accade come per caso. Il problema è che bisognerebbe elaborare ogni esperienza per poterne fare appunto “ricchezza” da spendere nelle necessità. Invece quasi tutte le esperienze non vengono comunicate e muoiono e non generano figli. Quindi alla fine il problema non è l’ecstasy ma l’elaborazione della esperienza dell’ecstasy, dell’amore, della passione, dell’amicizia, del pericolo…della vita. montefrancesco