La dipendenza da internet è un disturbo a se stante o un sintomo di altri disturbi psichiatrici?
La “IAD” disturbo da internet addiction non è attualmente considerato un disturbo mentale, tuttavia, sono stati proposti numerosi criteri diagnostici, per esempio Block, (2008) suggerisce che le condizione sono:
- Un uso eccessivo, spesso associato con la perdita della cognizione temporale o la trascuratezza dei bisogni di base.
- Il ritiro sociale, con reazioni di rabbia, depressione e/o tensione quando si è impossibilitati ad utilizzare internet.
- La tolleranza, inclusa la necessità di avere maggiore ore per navigare e maggiore necessità di procurarsi migliori strumenti per la navigazione
- Le conseguenze negative, che includono, menzogne, peggioramento dei risultati scolastici o lavorativi, isolamento sociale e affaticamento.
Un altro criterio proposto prevede almeno 6 ore al giorno per uso di Internet non a scopo lavorativo o accademico per più di 6 mesi. Non vi è ancora una diagnosi condivisa ma si moltiplicano gli studi sul fenomeno i quali mostrano una correlazione significativa tra IAD e problemi di salute mentale, tra cui la depressione, tentativi di suicidio, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’alimentazione, disturbi da deficit di attenzione/iperattività, così come l’alcool e illecite disordini dati da uso di droga. Alcuni studi mostrano che la IAD può aumentare tentativi di suicidio in presenza di depressione. Non esiste una risposta certa a questa domanda, si potrebbe ipotizzare che l’uso di internet “slatentizzi” patologie psichiatriche preesistenti (come lo shopping compulsivo, il gioco d’azzardo patologico, le parafilie, le psicosi) che possono rimanere latenti per tutto l’arco della vita ma che il solo semplice uso di internet può innescare una dipendenza patologica. Se vi sembra che stiate perdendo il controllo che siate portati a ripetere nonostante abbiate sensi di colpa o proviate disagio, fermatevi subito e non ripetere l’esperienza. Per ulteriori approfondimenti, contattateci.