La ricerca mostra che le differenze individuali della dipendenza da nicotina, come succede con altre forme di dipendenza, possono essere attribuite all’interazione tra fattori ambientali e l’influenza di centinaia di geni.
Il complesso quadro di interazioni ambiente-genetica che ne risulta porta a ritenere che, per quanto una suscettibilità genetica alla dipendenza sicuramente esista, difficilmente potrà essere creato ed applicato una sorta di semplice “test genetico” che possa essere predittivo della dipendenza da nicotina.
Piuttosto, i numerosi studi in corso sull’argomento potranno portare a maggiori informazioni sulla biochimica di questi comportamenti, base di conoscenza per possibili interventi terapeutici mirati.
Una influenza significativa della componente genetica sul tabagismo è dimostrata sia da studi su gemelli,
con stime di ereditabilità della suscettibilità alla dipendenza che vanno dal 33 al 77%, sia da studi sulle differenze sessuali: le donne fumatrici sembrano infatti registrare molte più difficoltà a liberarsi dalla dipendenza degli uomini (68% vs 54%).
Per quanto non sembrano emergere importanti differenze etniche esaminando alcuni comportamenti
(ad esempio il momento della prima sigaretta nella giornata, il numero delle sigarette fumate, la difficoltà
ad abbandonarle), esistono differenze tra le popolazioni esaminate per quanto riguarda alcuni meccanismi molecolari della dipendenza, sottolineando l’importanza della variabilità di alcuni geni.
Le basi biochimiche delle differenze che possono produrre diverse risposte alla nicotina, in generale, si ritiene risiedano nelle variazioni dei geni che codificano per i recettori o per gli enzimi del metabolismo e catabolismo dei neurotrasmettitori implicati nell’azione nicotinica.
E’ interessante, peraltro, segnalare che i medesimi loci genetici che risultano associati alla patogenesi e mantenimento del tabagismo, sono associati anche ad altre forme di dipendenza, in primis l’alcolismo.
Si deve infine sottolineare che la dipendenza dalla nicotina non significa necessariamente, o non esaurisce, la dipendenza dal tabacco. Dal tabacco derivano infatti altri prodotti biologicamente attivi come gli inibitori delle MAO (monoaminossidasi) o l’acetaldeide che possono contribuire a sostenere la dipendenza attivando altre vie metaboliche, potenziando gli effetti della nicotina e aggiungendo in tal modo ulteriori variabili alla complessa rete delle influenze genetiche ed ambientali.
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