dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

Cellulare e cognitività

Cellulare e cognitività

Un nuovo studio prodotto dalla School of Business di McCombs – Università del Texas, Austin- dimostra che la semplice presenza dello smartphone riduce la potenza del cervello. In sostanza, la capacità cognitiva è significativamente ridotta quando lo smartphone è a portata di mano, anche se spento. Gli Autori hanno condotto l’osservazione su circa 800 utenti […]

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Rischio precoce e fattori protettivi per il gioco patologico

Rischio precoce e fattori protettivi per il gioco patologico

Un recente studio ha esaminato la vasta letteratura sul gioco d’azzardo patologico dal 1990 al 2016, è identificando i fattori di rischio e i fattori di protezione. La maggior parte degli studi analizzati derivano da ricerche incrociate sugli adolescenti i quali si muovono costantemente e naturalmente tra queste condizioni che possono favorire l’insorgenza del disturbo. […]

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Gambling, ipersessualità e Parkinson

Gambling, ipersessualità e Parkinson

I farmaci comunemente prescritti nel trattamento della malattia di Parkinson possono determinare, in alcuni pazienti, disturbi del controllo degli impulsi. Si possono allora esprimere comportamenti compulsivi quali: il gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, ipersessualità, bulimia. Queste “azioni collaterali” talvolta divengono così potenti da determinare disastrose conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro […]

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La prevenzione deve iniziare nella prima infanzia.

La prevenzione deve iniziare nella prima infanzia.

La prevenzione deve iniziare nella prima infanzia, in famiglia. Una ricerca prodotta dall’Istituto sulle Dipendenze dell’Università di Buffalo riafferma l’importanza che l’intervento preventivo avvenga il prima possibile. L’approccio alla prevenzione verso l’uso di alcol e altre droghe nei riguardi di adolescenti che vivono in famiglie “difficili” dovrebbe iniziare già nella prima infanzia. Lo studio in […]

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Potente farmaco antidolorifico.

Potente farmaco antidolorifico.

I farmaci oppioidi esistenti, come antidolorifici, hanno una serie di effetti collaterali che li rendono talvolta problematici. La morfina e oppioidi correlati producono euforia che li rende altamente suscettibili ad un uso improprio, possono deprimere la respirazione, indurre costipazione intestinale o anche causare overdose fatali. Così per i ricercatori è una priorità assoluta sviluppare nuovi […]

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Muovetevi, meditate, ballate. Fa tanto bene… spiegato perché.

Muovetevi, meditate, ballate. Fa tanto bene… spiegato perché.

Un nuovo studio, pubblicato nel numero di agosto della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, illustra i rapporti esistenti tra corteccia cerebrale e ghiandola surrenale In particolare i risultati forniscono maggiore chiarezza su come lo stress, la depressione e altri stati mentali possano alterare la funzione degli organi e mostrano che vi è […]

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I cannabinoidi proteggono dall’Alzheimer

I cannabinoidi proteggono dall’Alzheimer

Numerosissimi studi riportano dell’ azione neuroprotettiva da parte dei cannabinoidi, inclusi gli endocannabinoidi. Di fronte a stimoli o insulti cerebrali di vario tipo appare esserci una risposta immediata ed aumentata da parte degli endocannabinoidi a produrre una protezione cerebrale endogena. L’azione protettiva potrebbe derivare anche dal controllo da essi esercitato sugli altri neuromediatori nervosi ovvero […]

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Luci lampeggianti e musica “imbrogliano” i giocatori d’azzardo.

Luci lampeggianti e musica “imbrogliano” i giocatori d’azzardo.

Nella ricerca pubblicata nel Journal of Neuroscience, gli scienziati hanno scoperto che i topi si comportavano come i giocatori problematici quando suoni e le luci lampeggianti sono state aggiunti a un modello di gabbia adibita a “casinò per topi”. I ricercatori sono stati anche in grado di correggere il comportamento compulsivo, bloccando l’azione dopaminergica, ponendo […]

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Le abitudini; è difficile cambiarle

Le abitudini; è difficile cambiarle

Una nuova ricerca suggerisce che la formazione di un’abitudine lascia un segno duraturo su specifici circuiti cerebrali e diviene così l’innesco che alimenta ulteriormente le nostre voglie. E’ lo striato dorsolaterale ad essere implicato nella formazione delle abitudini ma non sono ancora perfettamente chiari i meccanismi che lavorano su questi circuiti. La ricerca approfondisce la […]

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