Giovanardi: Cucchi così per la droga
“Stefano Cucchi era in carcere perché era uno spacciatore abituale. Poveretto, è morto, e la verità verrà fuori, soprattutto perchè pesava 42 chili. […] La droga ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente… E poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato… Certo, bisogna vedere come i medici l’hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: è la droga che li riduce così”. Così Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega per la lotta alla droga, a 24 Mattino su Radio 24.
Due anni fa, nel corso della trasmissione “Cominciamo bene” (RAI1), Carlo Giovanardi apostrofa la madre di Federico Aldrovandi (deceduto, secondo la sentenza di primo grado, per eccesso colposo perpetuato da quattro agenti di polizia) dicendole di “rassegnarsi” ed accettare il fatto che “suo figlio era un eroinomane”.
Come per il caso Aldrovandi – dove alla fine i test tossicologici sono risultati al di sotto di ogni valore limite – anche per la storia di Stefano Cucchi, Carlo Giovanardi testimonia quantomeno una pessima documentazione sui fatti accertati.
Ma soprattutto ci dimostra quanto il tema del consumo e abuso di droga continui ad essere lasciato nelle mani sbagliate.
Ricordo ancora il commento di un mio contatto al fatto di “Cominciamo Bene”
“la cosa più allucinante è che nel 2007 ancora passa quel messaggio … questo dice “si rassegni signora, era eroinomane” … e allora? Cosa vuol dire? Non lo era … io lo ero e ti posso assicurare che non lo era … ma anche se lo fosse stato … che c…o significa? Che se uno è eroinomane lo puoi massacrare di botte fino a mandarlo all’altro mondo? Il messaggio alla fine è quello: “sei un tossico e posso ammazzarti”. Però quando il tossico è cocainomane e si veste in giacca e cravatta no …”
L’Osservatorio Europeo sulle Droghe ci ha indicato che l’Italia è il paese in Europa dove si tira più cocaina (2,2% della popolazione A? consumatore abituale per un giro d’affari di 30 miliardi di euro) e il mercato sta spingendo verso i più giovani.
Come mai tutta questa droga? Il presente è la risposta ad ogni domanda sul presente.
Dr. Francesco Sanna