Tento di smettere di fumare ma dormo poco. Che fare ?
Le informazioni riguardanti gli effetti della nicotina sulla fisiologia e l’architettura del sonno sono mal definiti e poco studiati. Di conseguenza, poche o alcuna ricerca attualmente esistono che valutino nell’astinenza i comuni disturbi del sonno come l’insonnia o il sonno breve. Di norma l’astinenza da nicotina è associata a più elevate frequenze di frammentazione del sonno (indicato come aumento del numero di risvegli), ad un aumento del tempo necessario ad addormentarsi ed un elevato stato di ansia che appunto non facilità né l’addormentamento né il mantenimento di un sonno ristoratore. In ogni caso, come detto, poco si conosce della complessa relazione tra di disturbi del sonno correlati all’astinenza da nicotina, la durata riferita del sonno e il successivo utilizzo di ausili farmacologici per il sollievo sintomatico dei disturbi correlati (più spesso ognuno fa da sé). La continua interruzione o perdita di sonno (anche solo di una o due ore a notte) riducono sia l’umore che la performace mentale. Questa mancanza di sonno può quindi tradursi in una mancanza di concentrazione con prestazioni lavorative meno efficienti, in problemi con la guida dell’auto e l’evenienza anche di micro addormentamenti ; assieme si osservano normalmente aumento della irritabilità, ansia, depressione, fame o incremento ponderale peso. L’insieme di questi sintomi tra l’altro è una delle cause più frequenti di ricaduta; in sostanza il paziente stà tanto male che riprende a fumare. Che fare ? Il più diffuso intervento e il solo che appare efficace è quello di assumere semplicemente una benzodiazepina (ve ne sono di tanti tipi); questa certamente favorirà il sonno – gli ansiolitici sono potenti- e si potrà attraversare in modo migliore il periodo astinenziale. Ricordate che dopo un certo periodo anche le benzodiazepine inducono dipendenza….e ricomincia il giro.