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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Perché i giovani sono così vulnerabili alla dipendenza delle droghe?

Gli adolescenti si trovano in un periodo di tremendi cambiamenti, sia del corpo che del cervello. I ricercatori solo recentemente hanno capito quanto il cervello si sviluppi e cambi durante gli anni dell’adolescenza fino alla maturazione in età adulta. Ciò significa che il cervello dei ragazzi, soprattutto degli adolescenti, è temporaneamente settato in modo diverso da quello dell’adulto e che l’esposizione alle droghe (o ad altri potenti stimoli), durante questa fase può influenzare il modo in cui il cervello si svilupperà successivamente. Sappiamo come nei ragazzi le decisioni, così come la coscienziosità, appaino “deboli” ed influenzabili e ciò comporta l’assunzione di rischi, l’attrazione per la novità e la pressione dei pari che normalmente spingono ad azioni pericolose. Tali atteggiamenti “eroici” sono importanti durante il processo evolutivo, perché aiutano i ragazzi a capire chi sono e che cosa vogliono essere, ma possono al tempo stesso provocare serie conseguenze negative. Va inoltre sottolineato che la mente dell’adolescente presenta elementi che l’inducono ad avere meno paura. Ovviamente l’uso di droghe e alcol riflettono tale delicato momento di crescita per incompleto sviluppo delle regioni cerebrali deputate ai processi di controllo e motivazione. D’altra parte spesso l’uso della droga può verificarsi per associata presenza di depressione e ansia o esposizioni a traumi o stress ripetuti; si fa riferimento alle condizioni familiari, culturali e sociali che possono fortemente predisporre  all’uso. Quanto riportato non ha una certa relazione causale  tale che tutto ciò viene indicato come una condizione complessiva di rischio. Il problema che più violentemente influenzerà gli atteggiamenti futuri è dato dal processo di memorizzazione ed apprendimento che in ogni caso si innesca. L’acquisito patrimonio “negativo” rimarrà a disposizione dell’adolescente cui potrà rivolgersi per il resto della sua vita. In verità può anche non accadere…fortunatamente.

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