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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cosa provoca l’eroina in chi la consuma?

L’utilizzatore avverte subito un’ondata di intenso piacere che pervade tutto il corpo, brevissimo, da pochi secondi a 1-2 minuti, dovuto all’iniziale azione dell’eroina (della 6-acetilmorfina) che “bagna” il cervello. Il rush è spesso paragonato ad un intensissimo orgasmo sessuale accompagnato da un totale allontanamento dalle tensioni interne, una vampata di calore che pervade tutto il corpo dall’addome alla testa, come una marea montante. Il soggetto può avvertire il gusto amaro dell’eroina in bocca e l’impressione di essere punti da spilli sparsi per tutto il corpo; si avvertono anche secchezza della bocca e una sensazione di pesantezza alle estremità che obbliga a stare immobili. Possono esserci anche nausea, vomito e forte prurito. Si diffonde poi uno stato di euforia psichica, di calma, di benessere fisico, di soddisfazione. La realtà esterna è vissuta con distacco emotivo. L’ideazione appare vivace, fluida. Gli utilizzatori restano assopiti per diverse ore (fino a cinque). L’uso di eroina si associa a gravi pericoli per la salute, inclusi fatali overdose, malattie infettive come HIV-AIDS, epatite B e C, aborti spontanei, collasso e irrecuperabilità delle vene utilizzate. Oltre a tutto questo, è soprattutto irreversibile la memoria della tossicodipendenza che minaccia costantemente la vita e la volontà del paziente.