Il fumo facile
Ho ricevuto da una lettrice quanto potete leggere in basso.
Della stessa ho omesso il nome perché così mi è stato chiesto.
Pubblico volentieri questa breve ma efficace lettera anche se esprime opinioni con le quali non sono perfettamente d’accordo.
Ho ritenuto comunque di valore l’invito ad esprimere la propria posizione e a realizzare cambiamenti attraverso un lavoro politico con tutti (genitori, professori, presidi, amici e nemici), se pure, nel tempo di un cambiamento verso una buona legge, i ragazzi possono subire le inclemenze di un ambiente politico/culturale poco disposto a modifiche e assai poco tollerante.
g. montefrancesco
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Gentile dott. Montefrancesco,
vorrei condividere con lei e i suoi lettori alcune riflessioni.
Sembra che la scuola secondaria superiore sia la maggiore piazza di spaccio di droghe leggere illegali.
A volte i presidi chiamano la polizia che arriva con i cani antidroga.
I media commentano spesso questi fatti di cronaca. Tutti intervengono a dire la propria: gli insegnanti, i pedagogisti, i genitori, i presidi.
I punti di vista si suddividono tra chi su questi controlli è contrario e chi è favorevole.
Chi è favorevole minimizza la cosa. Dice che avendo i presidi la facoltà di farlo non c’è nulla di strano. Chi è contrario sostiene che la scuola non deve essere repressiva; che i cani antidroga in classe sono troppo, dicono anche che la scuola deve educare e non reprimere.
Chi scrive ritiene che la legalizzazione del fumo farebbe si che il consumo sarebbe di sostanze controllate e non come ora che vengono spesso ‘rinforzate’ e su questo sito come insostanza possono informare con riconosciuta competenza.Tant’è che ora il fumo è comunque illegale, e sono anche convinta che bisogna educare i ragazzi alla responsabilità e alla legalità.
Le leggi vanno rispettate e se le si ritiene ingiuste si fa un lavoro politico affinché vengano cambiate nel rispetto delle procedure democratiche.
Oggi il parlamento non si occupa di fare una legge adeguata, questa non è per ora calendarizzata. Allora ben vengano i controlli della polizia perché si sappia che chi non si comporta secondo le regole date sarà perseguito.
La vita non è facile e le leggi vanno rispettate o cambiate. Basta con gli atteggiamenti tolleranti e il fumo facile, basta con questi piccoli sotterfugi che sfruttano la dedizione e la tolleranza di professori e presidi, basta con questa deresponsabilizzazione dei ragazzi.
La trasgressione vera è un’arte: l’arte di farla franca a proprio rischio e pericolo, e non perché il boia è clemente! Se si conta sulla tolleranza degli adulti è troppo facile. E gli adulti non devono chiudere gli occhi ma vigilare perché i ragazzi si impegnino a rispettare le leggi o contribuire al loro cambiamento. Chi vuole fumare droghe leggere si impegni parlando o discutendo con i genitori, con i professori e con i presidi, con gli amici e con i nemici, in un lavoro politico, perché il Parlamento decida di legalizzare e produca finalmente una buona legge.
Lettera firmata.