Le armi e le droghe
Un nuovo rapporto dell’OEDT e del Flemish Peace Institute In Europa esplora i legami tra i mercati della droga e quelli delle armi nell’Unione Europea.
L’analisi risponde alla necessità di ulteriori ricerche sulla questione, in un momento di crescente violenza legata alla droga in Europa.
In media, si stima che oltre un quarto (28%) dei sequestri di armi da fuoco in Europa siano avvenuti nel contesto del traffico di droga, raggiungendo il 44% in alcuni altri Stati europei
La Commissione sugli stupefacenti delle Nazioni Unite, con la risoluzione 65/2, ha incoraggiato gli Stati ad adottare misure adeguate per prevenire e combattere questi collegamenti, migliorando la gestione del controllo delle frontiere, lo scambio di informazioni e la cooperazione operativa internazionale.
La relazione identifica la rotta balcanica come una via di transito fondamentale per le armi da fuoco e la droga verso l’UE. Armi e droga vengono spesso contrabbandate lungo questa rotta come parte di trasferimenti di altre merci o anche nascoste in veicoli.
I Balcani occidentali (Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia) sono un’importante regione come fonte di traffico di armi da fuoco nell’UE.
Le armi trasportate da questa regione sono spesso “armi ereditate da differenti di conflitti“ (ad esempio, dai conflitti nell’ex Jugoslavia o dalla guerra civile albanese) e successivamente vengono spesso contrabbandate insieme alla droga lungo rotte consolidate.
L’analisi mostra come negli ultimi 20 anni i trafficanti di armi da fuoco abbiano sfruttato in modo significativo le lacune legali per acquistare legalmente armi non in grado di sparare proiettili veri (ad esempio, armi con allarme, armi ad espansione acustica disattivate, armi da fuoco di piccolo calibro) e trasformarle in armi da fuoco. La facilità con cui queste armi possono essere acquistate e convertite legalmente ha avuto un forte impatto sulla disponibilità criminale di armi da fuoco in diversi paesi dell’UE.
In vari Stati membri, una maggiore disponibilità di armi da fuoco oggetto di traffico sul mercato illecito ha innescato la violenza armata correlata alla droga.
Europol ha riscontrato che negli ultimi anni il ricorso alla violenza legata alla droga è aumentato, in particolare in relazione al traffico di cannabis e cocaina (SOCTA, 2021).
La maggior parte della violenza armata correlata alla droga a livello all’ingrosso in Europa è collegata alla cocaina. Il recente passaggio da poche grandi reti che dominano il mercato della cocaina a un numero maggiore di reti concorrenti più piccole può spiegare l’impennata della violenza.
Molti attori coinvolti in questa violenza sono giovani adulti che usano le armi come mezzo per far avanzare la loro carriera criminale.
g.montefrancesco
Fonte
ECMDDA, New report explores links between drug market and gun violence in the EU, Lisbon, 04/10/2023, News