E io non ero più io. E lui non era più lui
Certo che il tempus fugit eh? A volte. A volte invece sembra immobile. Come stare rinchiusi dentro a un sacco senza poter uscire e c’è qualcuno che da fuori continua a ripeterti che col tempo andrà meglio. Solo che il tempo invece sembra non passare mai e se ne sta lì a ridere di te e del tuo dolore… finchè non si smuove e allora eccoti lì, due anni dopo. Tipo che hai appena tirato fuori i vestiti estivi ed è già Natale . Ed in mezzo ci sono due anni di fuoco. Ho conosciuto lui due anni fa. Quando mi ha spiegato il suo problema non sapevo come dovevo comportarmi. Quello dell’eroina era un mondo che non conoscevo e che non mi sarei mai immaginata di dover affrontare. E invece eccomi lì. Con il ragazzo che amavo, non mi era mai successo prima di allora. Solo sesso.
Non avevo mai amato, non avevo mai voluto farlo. Lo guardavo contorcersi dal dolore nel letto, vedevo i suoi occhi ribaltarsi, vedevo le pupille a volte piccole piccole a volte enormi.
Dovevo salvarlo. Volevo salvarlo. Invece ho fatto la cosa peggiore che potevo fare. Ho deciso di provare anche io l’eroina. Perchè io ero diversa, io ero forte. Io potevo smettere quando volevo.
Ma io ci sono cascata in pieno. E sono diventata cattiva.
E io non ero più io. E lui non era più lui.
Eravamo un palloncino senza etere. Un cachemire infeltrito. Un pacchetto d’auguri che non apriremo mai. Siamo una strada senza uscita. Uno scompartimento vuoto. Binari morti. Una casa senza finestre. Siamo due tossici psicopatici ben equipaggiati per la serata. Siamo due nocivi ragazzi di buona famiglia organizzati per un nuovo week-end. Siamo due controindicati ragazzi alla ricerca del Sacro Graal della felicità.
Possiamo cambiare pelle proprio come i serpenti noi, possiamo dannarci tra le fiamme dell’inferno canticchiando e zampettando allegramente e il giorno dopo rigirarci su una soffice nuvola in paradiso. Siamo noi la chiave del nostro destino, siamo noi che ci salviamo o ci ammazziamo.