I sogni predicono il futuro
Tante volte ci raccontano o riferiamo dei sogni per dire che in qualche modo indicano ed anticipano il futuro sia per l’ambiente riprodotto che per i personaggi coinvolti.
In realtà è anche una speranza che, per oscure ragioni, gli eventi futuri ci vengano donati con il mezzo onirico pur nella confusione di immagini e di quadri retorici. Spesso addirittura abbiamo certezza di uno loro chiara indicazione.
Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Dreams, il 50% dei sogni è legato in generale ad un ricordo od anche a differenti e multiple esperienze passate.
Quei sogni però che “predicono” il futuro, più comuni nella parte protratta della notte, costruiscono quest’ultimo sulla base di specifiche memorie di vicende vissute.
L’esperimento è stato condotto su studenti utilizzando la polisonnografia; gli stessi sono stati svegliati molto spesso, sino a 13 volte, perché riferissero delle loro esperienze in fase REM e non-REM. L’indomani hanno poi disquisito sulla relazione di queste con fatti reali e con eventi futuribili, la cui rappresentazione è, appunto, sostanzialmente data dall’associazione combinata di frammenti mnemonici.
Si può allora dire che i sogni sono una funzione di elaborazione della memoria ed in questa elaborazione può trovare posto il futuro.
In altre parole i ricordi del passato che “lavoriamo” durante il sogno, ci aiutano a rispondere a situazioni che potrebbero verificarsi; forse, quindi, secondo l’obiettivo di migliorare la nostra capacità adattiva, responsiva.
E’ chiaro infine che, da svegli, possiamo formulare numerose interpretazioni di quanto vissuto nel sogno. Se pure appare facile farlo, ridurne il significato può nascondere la nostra intima misteriosità o i nostri desideri…futuri.
giuseppe montefrancesco
Erin Wamsley. 034 Dreaming as Constructive Episodic Future Simulation. Sleep, 2021; 44 (Supplement_2): A15 DOI: 10.1093/sleep/zsab072.033