Le amfetamine sono una classe di composti (comprendono anche le metamfetamine) la cui struttura chimica è simile agli stimolanti naturali dell’organismo.
Il problema è che le amfetamine che sono molto più potenti degli stimolanti naturali e gli individui sentono i piacevoli effetti positivi dopo l’uso; ciò può indurre abuso ed un rapido sviluppo di tolleranza e successiva dipendenza.
Le amfetamine si presentano in varie forme e si assumono in vari modi, come:
• polveri, si sniffano o si iniettano
• compresse, si ingeriscono o dopo frantumazione si sniffano o si iniettano
• capsule, si ingeriscono e possono contenere un liquido rossastro-marrone
Le metamfetamine si presentano come:
• cristalli, più di frequente, dette in questa forma anche “ice”, e sono di varia grandezza; vengono fumati, ingeriti o iniettati;
• polveri o compresse meno frequentemente.
Amfetamine e metamfetamine sono anche usate per via anale.
La modalità d’uso dipende dalle abitudini della zona e cambia nel tempo.
Le amfetamine possono essere utilizzate a fini terapeutici ma come sostanze d’abuso le persone le usano per sentirsi particolarmente su e aumentare la fiducia in se stessi; esse riducono la stanchezza e aumentano la resistenza e non si avverte la fame o la sete.
In sostanza ottimizzano le condizioni dell’organismo per produrre, fare, lavorare; è come doparsi.
Le metamfetamine, per la loro capacità di far rilasciare alti livelli di dopamina, danno una sensazione ancora più elevata di benessere, piacere e buon umore; vengono consumate soprattutto per questi effetti euforizzanti e sono meno “indicate” a fini produttivi.
Coloro che utilizzano con regolarità le amfetamine sviluppano un elevato grado di tolleranza verso gli effetti di tali sostanze, in particolare verso i pericolosi effetti simpatico mimetici, e questo può dare loro un falso senso di sicurezza; in ogni caso sono costretti ad assumere quantità via via più elevate per avere gli effetti desiderati.
L’attivazione prodotta dalle amfetamine delle zone chiave del sistema della ricompensa o del piacere, tra l’altro molto elevata, comporta un continuo rilascio di dopamina e questo induce dipendenza per una serie di profonde e persistenti modificazioni nelle funzioni cerebrali.
Lo sviluppo di tolleranza e dipendenza. Frequentissime le ricadute.
Gravi e devastanti sono gli effetti complessivi sull’organismo soprattutto sul sistema cardiovascolare e sulla psiche con ansietà, attacchi di panico, paranoia, allucinazioni, aggressività, profonda astenia e depressione sino al suicidio.
Inoltre si associano di frequente perdita di peso, problemi alla pelle e denti, insonnia, neurotossicità e disturbi cognitivi (alterazione della concentrazione e memoria).