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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Il VACCINO contro l’eroina; siamo a buon punto.

Il problema eroina è diffuso nel modo ed ha caratteristiche di particolare gravità, sia per i decessi che per i danni fisici e mentali; non ultimi le conseguenze sociali e il mantenimento di un mercato clandestino e criminale che guadagna somme enormi sulla vendita. Attualmente per i pazienti vengono utilizzati, per i trattamenti cronici, farmaci sostitutivi soprattutto metadone o buprenorfina.

Un vaccino potrebbe essere un validissimo presidio nell’aiutare i tossicodipendenti ad instaurare e mantenere uno stato di astinenza, prevenendo le frequenti ricadute. Un vaccino funziona stimolando il sistema immune a produrre anticorpi; tale immunizzazione attiva si può fare utilizzando un “compostoa” in cui si uniscono la molecola (l’eroina) + una proteina vettore che provocano la sintesi di anticorpi specifici e ad alta affinità verso la droga di interesse. In più la presenza nel vaccino di un adiuvante aumenta l’ampiezza e la durata dell’immunità del vaccino contro il bersaglio quando questo complesso estraneo si presenta alle cellule del sistema immunitario, cellule T o B. L’Alhydrogel (o alum) è stato l’adiuvante usato nello studio attuale ed è, al momento, tra i pochi adiuvanti approvato per l’uso nell’uomo. Una volta quindi prodotti gli anticorpi, questi si legano all’eroina mentre è ancora nel sangue e in tal modo ne viene impedito (del tutto o fortemente ridotto) l’ingresso nel cervello; l’eroina non può così produrre l’insieme delle potenti sensazioni che spingono il paziente ad usare e continuare ad usare la sostanza. In realtà tale metodologia è stata già sperimentata nei riguardi della nicotina, cocaina, e metamfetamina; la validità di un vaccino verso l’eroina è stata dimostrata in animali, topi, ratti e in primati non umani. Gli animali, dopo aver ricevuto il vaccino, non si auto somministravano più eroina semplicemente perché il “farmaco” non aveva più effetto. La procedura dell’auto somministrazione è assolutamente indicativa nel verificare l’azione di un farmaco ad attività psicotropa; se, per varie ragioni, non procura più piacere, la droga diventa inutile, non è più conveniente e non viene utilizzata.
La formulazione adottata nello studio che riportiamo prevede quindi 3 elementi:
eroina come aptene (il vero bersaglio)
l’Alhydrogel (o alum) come adiuvante; è una sospensione di gel intriso di idrossido di alluminio per ottimizzare l’ampiezza e la durata dell’immunità del vaccino contro il bersaglio
una proteina vettore (carrier protein) che si presenta come estranea al sistema immunitario e quindi ne stimola la risposta; in questo caso il vettore è rappresentato dal tossoide tetanico.
Il tossoide è la tossina del tetano trasformata dalla formaldeide e che serve a sintetizzare il vaccino antitetanico. Tra l’altro il tossoide del tetano viene (legato) adsorbito ad una preparazione sterile di allume, praticamente lo stesso riportato sopra. Secondo i risultati, i topi immunizzati con questo vaccino ( TLR9) hanno ottenuto una protezione significativa da dosi letali di eroina, suggerendo che questa formulazione è adatta per mitigare gli effetti dannosi della stessa anche dopo un mese di stoccaggio a temperatura ambiente. Inoltre questa macromolecola ha il vantaggio che l’Alhydrogel è l’adiuvante più usato ed è approvato per l’uso nell’uomo. Da questo momento in poi potrà avere inizio la fase successiva, la sperimentazione nell’uomo.

L’attività di un vaccino negli esseri umani può mostrarsi molto diversa e spesso molto meno efficace rispetto agli animali ma questa scoperta, se dovesse mantenere le aspettative, sarebbe un ausilio importantissimo nella battaglia contro la dipendenza da eroina e le patologie associate. Un vaccino deve inoltre poter avviare una produzione estremamente rapida di anticorpi e a titolo molto elevato.
La rapidità e la quantità sono fondamentali, considerato che altrettanto rapidamente l’eroina giunge al cervello  – entro pochissimi secondi – e la quantità iniettata può essere talvolta molto elevata, anche in relazione alla tolleranza dell’individuo.
Tanto elevata da poter “superare” l’ostacolo del vaccino e tanto elevata da poter costituire pericolo per il consumatore. Comunque siamo a buon punto. Speriamo nei finanziamenti…

Montefrancesco

Candy S Hwang et al., Enhancing Efficacy and Stability of an Anti-Heroin Vaccine: Examination of Antinociception, Opioid Binding Profile, and Lethality, Mol. Pharmaceutics, February 15, 2018.