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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cocaina; in astinenza si ricasca di più entro 1-6 mesi.

I cocainomani sono più vulnerabili alla ricaduta tra il primo e il sesto mese (1-6 mesi) dalla cessazione d’uso della sostanza, periodo in cui più frequentemente si allontanano dal loro programma di trattamento. In realtà è questo il periodo in cui quindi essi hanno bisogno di maggior aiuto.

Quanto osservato è il risultato di uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry di settembre, condotto su 76 pazienti che avevano sperimentato periodi di astinenza variabili: 19 erano stati astinenti per 2 giorni, 20 per 1 settimana, 15 per 1 mese, 12 per 6 mesi e 10 per 1 anno. A questi soggetti, durante i differenti periodi di astinenza, veniva registrata una precisa componente (la LPP) dell’elettroencefalogramma mentre guardavano immagini della cocaina o di individui che preparavano, utilizzavano o simulavano l’uso di cocaina.

La LPP è una misura elettrofisiologica associata alla elaborazione di eventi emozionali; viene innescata dalla visualizzazione di immagini con contenuti affettivi. In sostanza può misurare il desiderio, il craving scatenato da quanto si vede. I risultati mostrano che il desiderio inizialmente aumenta tra i 2 giorni e 1 settimana dall’astinenza, raggiunge il picco massimo tra 1 e 6 mesi per poi diminuire entro il 1° anno dall’astinenza. Tra l’altro questi risultati differiscono dalle misure individuali di desiderio utilizzate in clinica per valutare il risultato del trattamento e quindi, secondo i ricercatori, tali misure non valutano oggettivamente la reattività dell’individuo ad eventuali stimoli. Questo periodo di vulnerabilità, che contribuisce alla ricaduta, può verificarsi senza consapevolezza e forse può essere dovuto ad una ridotta vigilanza della propria reattività ai molti segnali associabili alle droghe.

Dal punto di vista clinico è importante quanto osservato giacché conoscere il decorso temporale della vulnerabilità e quindi i tempi di una possibile ricaduta può dare indicazioni per “ritagliare” gli interventi, ottimizzare il periodo d’intervento e le strategie di trattamento e di prevenzione.

JAMA Psychiatry. Pubblicato online il 7 settembre 2016.