La mindfulness per tornare a desiderare
Persone dipendenti da sostanze mostrano un decremento sia a livello cerebrale che comportamentale nei confronti delle ricompense naturali rispetto ai non consumatori di droghe; i tossicodipendenti orientano la loro attenzione prevalentemente nel procurasi la droga piuttosto che verso i “normali” aspetti piacevoli della vita. Come dimostrano i risultati di una recente ricerca, un intervento cognitivo basato sulla mindfulness, può aiutare il processo di ripristino delle ricompense naturali nei dipendenti da oppiacei. In questo studio, i pazienti con dolore cronico a rischio di abuso di oppiacei sono stati suddivisi a random in due gruppi di recupero per circa due mesi:
- il primo gruppo ha frequentato un programma di meditazione mindfulness che gli ha permesso di concentrarsi su tutte le caratteristiche sensoriali di un’esperienza piacevole come il cibo o un tramonto, riflettendo su qualsiasi emozione positiva derivante dalla risposta all’evento piacevole.
- il secondo gruppo (di controllo) ha frequentato un programma di sostegno e auto-aiuto, discutendo su argomenti ed emozioni legati al dolore cronico e all’uso/abuso di oppioidi.
A seguito di questi interventi, a tutti i partecipanti sono state mostrate immagini che raffiguravano le ricompense naturali, come ad esempio animali accattivanti, cibi gustosi e paesaggi, o immagini neutre come ad esempio mobili, espressioni facciali neutre o articoli per la casa. Durante la visione, i ricercatori hanno misurato il ritardo del potenziale positivo dell’attività cerebrale (LPP) che riflette l’attenzione per le immagini emotivamente salienti.
Risultati Rispetto al gruppo di controllo, i partecipanti mindfulness hanno ottenuto risposte LPP maggiori nei confronti delle ricompense naturali rispetto alle immagini neutre e secondo quanto rilasciato dalle interviste, anche una marcata diminuzione del desiderio da oppioidi. Questi risultati suggeriscono che nelle persone con abuso di oppioidi, accrescere la consapevolezza per gli aspetti positivi della propria vita, può aumentare il valore percepitoà delle ricompense naturali; processi che purtroppo possono diminuire in coloro che devono affrontare il dolore cronico o una dipendenza.
Inoltre la mindfulness èin grado di influire sui processi del desiderio, contribuendo al controllo dell’abuso di oppiodi, e indirizzando la propria vita verso attività equilibriate e sensazioni piacevoli non “artificiali”.
Aimone Pignattelli
Eric L. Garland, Brett Froeliger, Matthew O. Howard; Journal of Behavioral Medicine; Published Online: November 11, 2014.