I social stanno cambiando la personalità dei giovani?
I giovani e i giovani adulti, secondo recenti indagini passano molto del loro tempo conversando attraverso i social network come facebook, twitter, ask, e i servizi di messaggistica, ad esempio il noto whatsapp; essi instaurerebbero così molti legami gratificanti con amici detti “on-line”, i quali sono il più delle volte “amici” di altre città e luoghi, anche molto lontani da dove si trovano.
Un vecchio detto diceva: “dietro le parole scritte non si arrossisce” e ancora oggi si usa la scrittura per per esprime emozioni e sentimenti, altrimenti difficili da trasmettere.
Il nuovo modo di interagire attraverso i social, tuttavia, alimenterebbe una comunicazione molto emotiva e profonda, in maniera differente da come avverrebbe con le relazioni fisiche, “reali”, con persone, amici o amiche più vicine. Secondo la percezione dei giovani quindi, esse risulterebbero più utili, e gratificanti.
E’ quindi opportuno per un genitore chiedersi se la comunicazione via web può cambiare il comportamento del proprio figlio ancora adolescente e ripercuotersi in futuro.
A questa domanda ha risposto una recente studio che ha esaminato la comunicazione on-line sulle pagine web dei social network in un campione longitudinale di 92 ragazzi (39 maschi, 53 femmine) per valutare l’adattamento sociale e comportamentale dei partecipanti, ovvero per esaminare i predittori nelle relazioni interpersonali e dei problemi comportamentali dei giovani adulti.
La valutazione secondo precisi indicatori della qualità e della dinamica delle interazioni è stata fatta in due periodi, secondo accurate ossevazioni e questionari, in una prima fase tra i 13-14 anni e in una seconda fare tra i 20-22 anni di età.
Sono stati osservati i seguenti fattori:
- I modelli di relazione tra coetanei (forte emotività, impulsività, ecc)
- la qualità delle interazioni (utilità, sostegno, ecc)
- la regolazione del comportamento amicale (socialmente inserito, emarginato, ecc)
I risultati hanno messo in evidenza che tutti questi aspetti risultano già presenti nella vita “reale”, e più o meno strutturati in età ompresa tra i 13 e i 14anni, e che hanno predetto qualità simili d’interazione e problemi di comportamento espresse sui loro siti e social network quando raggiungevano i 20 e i 22 anni di età.
Ad esempio, gli adolescenti che mostravano una carattere impulsivo e violento, anche da giovani adulti riflettevano questi aspetti in alcune descrizioni di sé sul box informazioni su di me e mostravano video o contenuti criminali. Oppure, ragazze che riferivano problemi di depressione in adolescenza mostravano commenti di sfogo agli amici on-line anche da giovani adulti. Mentre, gli adolescenti ben adattati socialmente erano più propensi da giovani adulti usare i social-network con amici, parenti e meno propensi a comunicare con sconosciuti. Mentre adolescenti meno adattati socialmente preferivano attività online in cui mantenevano maggiore anonimato
In definitiva i risultati emersi lasciano pensare che i cambiamenti sono coerenti con la teoria evolutiva affermando che i giovani mostrano una continuità cross-situazionale nei loro comportamenti sociali e nelle loro interazioni interpersonali e suggeriscono che la concettualizzazione della continuità può essere prorogato nel dominio online. Nonché la potenziale importanza di stabilire relazioni positive con i coetanei nel periodo di sviluppo tra la prima adolescenza e la giovane età adulta, suggerisce che la qualità dell’ amicizie a 13-14 anni di età, possono preparare il terreno per un rapporto di qualità anche nell’età tra i 20 e i 22 anni. Inoltre, gli indicatori di delinquenza, timidezza e depressione, nella prima adolescenza possono manifestarsi nei giovani nelle relazioni adulte, suggerendo che i modelli di regolazione nella prima adolescenza possono portare effetti di lunga durata.
Quindi, da questa ricerca se ne desume che il tratto e lo stato di personalità sono già presenti e sotto gli occhi dei genitori che poi si ripercuotono secondo una normale evoluzione nei social-network.
Fonte Mikami, A.Y., et al., (2010). Adolescent peer relationships and behavior problems predict young adults communication on social networking websites. Developmental Psychology, 46, 46-56..