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dott. Giuseppe Montefrancesco

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La Giornata Mondiale Senza Fumo (World No Tobacco Day 2013)

Il 31 maggio di ogni anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indice la “Giornata mondiale senza fumo” allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi associati all’uso del tabacco e di chiedere ai governi politiche efficaci, capaci di ridurre il consumo di sigarette. Quest’anno l’OMS ha scelto per la sua campagna lo slogan “Bandire la pubblicità e ogni forma di promozione del tabacco”, volendo sottolineare la necessità di ostacolare la continua promozione dell’uso del tabacco nelle sue diverse forme da parte dei produttori, quale mezzo efficace per ridurre il numero, soprattutto, dei nuovi fumatori.

Al riguardo l’OMS osserva che la proibizione della pubblicità diretta o indiretta rappresenta una misura volta a ridurre l’uso del tabacco, caratterizzata da un rapporto costo-beneficio fra i più favorevoli.

Secondo l’OMS l’industria del tabacco è alla continua ricerca di modalità nuove per diffondere i suoi messaggi e spesso oggi utilizza allo scopo mezzi di comunicazione non tradizionali. Gli esempi di questa strategia non mancano:
– la diffusione di capi di abbigliamento con il marchio di produttori di sigarette, con lo scopo di attirare l’interesse, soprattutto dei giovani;
– l’uso della rete e della pubblicità da questa veicolata per coinvolgere i potenziali consumatori in attività interattive, che, spesso indirettamente, hanno come oggetto il fumo;
– la presenza in bella vista di prodotti a base di tabacco e il ruolo di protagonisti attribuito a fumatori, non più soltanto, come da decenni avviene, in film di successo, ma in programmi televisivi di larga diffusione come i reality e le soap operas;
– le donazioni e le opere di carità fatte dalle ditte produttrici e ben propagandate a livello internazionale.

Oggetto dell’azione di propaganda dell’industria del tabacco sono soprattutto i giovani.

L’OMS fornisce alcuni dati quantitativi al riguardo:
– circa un terzo dei giovani che si avvicinano al tabacco lo fa in conseguenza della esposizione a qualche forma di promozione;
– il 78% dei ragazzi di età compresa fra i 13 e 15 anni, come risulta da uno studio svolto in vari paesi del mondo, riferiscono di essere stati spesso spettatori di forme di pubblicità aventi per oggetto il fumo;
– negli Stati Uniti è stato osservato che il fumo compare nel 66% dei film cui i ragazzi di età superiore ai 13 anni possono assistere senza la presenza dei genitori (PG-13);
– la maggior parte dei fumatori inizia la sua attività prima dei 20 anni.

In conclusione l’OMS chiede:
– ai governi di tutti i paesi del mondo di mettere al bando ogni forma di promozione del tabacco;
– alle grandi organizzazioni attive nel campo dell’assistenza di non accettare donazioni da parte dell’industria del tabacco;
– ai consumatori di stare in guardia e di respingere le strategie utilizzate dai produttori di sigarette per presentare l’uso del tabacco come attività ‘normale’.

Prof. Fausto Lorè

Riferimenti:

http://www.who.int/campaigns/no-tobacco-day/2013/en/index.html

– Banning tobacco advertising, promotion and sponsorship – What you need to know, © World Health Organization 2013