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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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La ricaduta viene costruita dalle stesse droghe

La persistente ricaduta costituisce il problema più impegnativo nella terapia della dipendenza da sostanze d’abuso; la recidività appare legata all’alterata regolazione della corteccia prefrontale dei comportamenti motivati che coinvolgono il nucleo accumbens (ovvero all’alterata comunicazione tra la corteccia prefrontale e il nucleo accumbens). Utilizzando un modello murino di dipendenza da eroina, gli Autori mostrano che la ricaduta richiede che il fenomeno del potenziamento a lungo termine (LTP) incrementi la forza sinaptica nelle proiezioni che dalla corteccia prefrontale vanno al nucleo accumbens. La maggiore forza sinaptica è accompagnata contemporaneamente dall’ampliamento delle spine dendritiche nei neuroni spinosi dell’accumbens e per tutto ciò è richiesto una sovraregolazione dell’espressione di superficie di particolari sottorecettori NMDA, detti NMDA2b. Nel fenomeno della plasticità neuronale intervengono recettori per il glutammato.
Sono questi i recettori NMDA (N-metil-D-aspartato) e sottotipi, i quali, una volta attivati, innescano una serie di reazioni che esprimono il fenomeno della plasticità neuronale (capacità di rinforzare sinapsi esistenti o di generarne nuove); ciò si traduce drammaticamente nell’acquisizione di nuovi apprendimenti e nella loro memorizzazione (ndr). Conseguentemente, il blocco NR2B, prima che si ripristini la ricerca di eroina, può prevenire l’induzione della LTP e le successive variazioni nel rimodellamento delle spine dendritiche e nella forza sinaptica; in tal modo verrebbe inibita la ricaduta nell’eroina.
Questi dati dimostrano che neuroplasticità, sostenuta dal potenziamento a lungo termine, nelle sinapsi che collegano la corteccia prefrontale all’accumbens, si avvia dalla stimolazione NR2B e contribuisce fortemente alla ricaduta da eroina.
Tali risultati rivelano inoltre che i sotto recettori NR2B dell’NMDA potrebbero essere un bersaglio terapeutico ancora inesplorato per il trattamento della dipendenza da eroina.
Fonte.
Haowei Shen, et al. “Heroin relapse requires long-term potentiation-like plasticity mediated by NMDA2b-containing receptors” PNAS Proceeding of National Academy of science, Nov. 21, 2011