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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Fumatori e bevitori: le vittime del consumismo

Come molti “ismi” il consumismo è un fenomeno che fa molto parlare di sé soprattutto da quando le aziende hanno preso coscienza che i giovani sono i consumatori sui quali conviene puntare. Basti pensare ai numerosi spot di alcolici che raffigurano ragazzi in situazioni di svago e di divertimento.
Chi sono gli adolescenti che subiscono il fascino delle pubblicità?
Questo è ciò che si sono domandati alcuni ricercatori scozzesi che nel loro studio, pubblicato sulla rivista British Medical Journal, hanno indagato la relazione tra consumismo, inteso come desiderio di avere un oggetto, tendenza a comprare, numero di gadget materiali posseduti e uso di sigarette e di alcool tra 2937 studenti dai 12 ai 14 anni.
Dalla ricerca emerge che i ragazzi che fumano e bevono costantemente, senza distinzione di genere, sono più inclini a desiderare, possedere e consumare beni materiali come oggetti elettronici e abbigliamento griffato. Questo risultato è confermato da altri studi che hanno trovato una relazione tra tendenza al consumismo e uso di sostanze tra gli adolescenti.
Se i genitori sono in grado solo parzialmente arginare l’influenza che il consumismo ha sui giovani, come possono prevenire che i loro figli non usino droghe, come tabacco e alcool?
La risposta arriva dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) che ha pubblicato il Family Checkup, uno strumento online che aiuta i genitori a sviluppare determinate abilità per tenere i ragazzi lontano dall’uso di sostanze individuando semplici domande da fare ai loro figli. La novità è che i genitori possono fare pratica per migliorare le loro abilità parentali con l’ausilio di videoclip che mostrano esempi sia positivi che negativi di come approcciarsi ai giovani. Ad esempio i video mettono in luce come mostrare interesse senza giudicare o accusare, incoraggiando il figlio a riflettere per cercare la risoluzione ad un problema.

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